17:44 30/06/2023
Venerdì il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato i genitori a tenere gli adolescenti a casa e ha proposto restrizioni sui social media per sedare i disordini che si sono diffusi in tutta la Francia dopo l’uccisione da parte della polizia di un autista di 17 anni. Le proteste hanno portato finora all'arresto di circa 900 persone.
Dopo un secondo incontro di crisi con gli alti ministri, Macron ha affermato che le piattaforme di social media come Snapchat e TikTok hanno svolto un “ruolo significativo” nell’alimentare atti di violenza durante i disordini di questa settimana.
Macron ha affermato che il suo governo lavorerà con le aziende tecnologiche per stabilire procedure per “rimuovere i contenuti più sensibili”.
Non ha specificato quali contenuti avesse in mente, ma ha detto che si aspetta "spirito di responsabilità da queste piattaforme". Le autorità francesi intendono anche cercare, quando "utile", le identità "di coloro che utilizzano questi social network per incitare rivolte o inasprire la violenza", ha detto il presidente francese.
Macron ha affermato che un terzo delle persone arrestate giovedì sera erano “giovani, a volte molto giovani” e che “è responsabilità dei genitori” tenere i propri figli a casa.
Le dichiarazioni del leader francese fanno seguito alla terza notte di disordini in tutta la Francia da quando un agente di polizia ha sparato e ucciso l'adolescente martedì alla periferia di Parigi.
I manifestanti hanno allestito barricate, appiccato fuochi e sparato fuochi d'artificio contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni, idranti e granate stordenti. La polizia ha detto che almeno 200 agenti sono rimasti feriti.
Il governo Macron ha schierato 40.000 agenti per ristabilire l’ordine ed effettuare arresti per comportamenti definiti “inaccettabili e ingiustificabili”.
Macron non ha dichiarato lo stato di emergenza, una tattica utilizzata dal precedente governo francese nel 2005 per sedare i disordini dopo la morte accidentale di due ragazzi mentre fuggivano dalla polizia./REL
