13:28 05/06/2022
Esiste la possibilità di un cessate il fuoco? L’attenzione di Putin è attualmente sull’Ucraina orientale. Secondo gli analisti, la Russia potrà porre fine ai combattimenti solo se riuscirà a conquistare completamente le regioni di Donetsk e Luhansk.
In Occidente non c’è accordo su quali siano gli obiettivi della guerra e cosa debba essere perseguito. Né per l’altra questione, in che modo finirebbe questa guerra. In Germania l’opinione dominante è che il conflitto possa essere risolto politicamente. Pertanto, l'opzione negoziale è sempre menzionata come alternativa.
Infatti, la Russia e di conseguenza l’Ucraina hanno deciso di porre fine a questa guerra basandosi sull’uso delle armi militari. Gli obiettivi bellici russi non lasciano spazio a compromessi politici.
La logica militare attualmente governa
Pertanto, una soluzione politica al conflitto sarebbe stata discussa solo quando la dimensione militare fosse stata stabilita nella battaglia della guerra. Se i combattimenti continuassero senza conquiste territoriali e i governi dovessero pagare un alto prezzo politico per la guerra, allora potrebbe esserci la possibilità che gli obiettivi della guerra vengano dichiarati raggiunti e che venga stabilito almeno un cessate il fuoco temporaneo. Ciò porterebbe ad uno status quo territoriale. Il raggiungimento di un accordo di pace sembra improbabile, a causa di una serie di questioni irrisolte come la Crimea o le cosiddette Repubbliche di Donetsk e Luhansk, che la Russia ha riconosciuto come indipendenti.
Riconquistare territori è difficile
Sembra altamente irrealistico che l’Ucraina riconquisti tutti i territori persi dal 2014, nemmeno quelli persi entro febbraio 2022. Ma fortunatamente è altrettanto irrealistico che la Russia trionfi su tutta l’Ucraina. Senza un’ampia mobilitazione, la Russia non avrà forze di fanteria sufficienti per continuare la sua offensiva intensificata oltre i mesi estivi. L'obiettivo territoriale più piccolo della Russia è occupare tutte le regioni intorno a Donetsk e Luhansk. Mosca è obbligata a raggiungere questo obiettivo anche perché ha riconosciuto la loro indipendenza come repubblica popolare. Ma in altri territori, parti di Kharkiv, Saporishja, ecc., la Russia può differenziarsi ed essere flessibile.
Le invasioni russe non avanzeranno
La Russia ha quasi conquistato l’intera regione di Lugansk e continuerà a lottare per conquistare anche una parte di Donetsk. Ma da allora in poi l’esercito russo è esausto. Qualsiasi altra offensiva strategica, come quella contro Odessa, potrebbe essere esclusa. Quindi, dopo la fine della battaglia nel Donbass, anche Mosca avrà interesse a tentare una qualche forma di allentamento del conflitto. Ma a quel punto l’esercito ucraino sarà stato duramente colpito, le infrastrutture saranno state distrutte, la società sarà stanca e l’economia dipenderà dagli aiuti occidentali.
Questo potrebbe essere il momento in cui si potrebbe raggiungere un cessate il fuoco, che si baserebbe in gran parte sullo status quo territoriale. È vero, l’Ucraina non riconoscerà la perdita di territori, ma potrebbe essere possibile un aumento temporaneo. Temporaneo, nel senso che tutto dipenderà da come saranno gli sviluppi futuri al Cremlino. Una leadership russa post-Putin si troverebbe di fronte a una decisione se valga la pena controllare parti delle regioni di Kherson e Kharkiv Saporisha abbastanza da sopportare anni di sanzioni.
A questi possibili sviluppi si aggiunge la possibilità di conflitti in corso a livelli più piccoli. L’Ucraina potrebbe tentare di indebolire gli invasori russi attraverso continui attacchi e rendere così possibile la restituzione dei territori occupati.
Altre alternative molto poco possibili
Grandi cambiamenti sarebbero possibili solo se il presidente russo fosse costretto a cedere l’incarico per un breve periodo di tempo. Un successore avrebbe più margine di manovra e forse altri interessi.
Oppure la Russia dichiara davvero lo stato di guerra e mobilita rapidamente molti soldati da inviare al fronte. La Russia potrebbe così occupare molto più territorio ucraino di quello attuale, ma a caro prezzo in termini di vite umane. E questa alternativa sarebbe accolta molto male nella società russa./DW
